Ed egli, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.
Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando
e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame,
a causa del Figlio dell’uomo.
Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco,
la vostra ricompensa è grande nel cielo».
Lc. 6,20-23
Questa domenica Luca ci propone il brano delle Beatitudini, il discorso pronunciato da Gesù in un “luogo pianeggiante”, parallelo al brano di Matteo definito “Discorso della montagna” in quanto Gesù parla delle Beatitudini su un monte.
Luca espone le Beatitudini come fossero dei detti profetici: illustra un doloroso presente che è già custode della bontà di Dio e verrà tramutato in gioia nel Regno di Dio. Il “beato” comprende di essere già salvo per l’eternità mediante quel progetto misterioso di Dio: la sua infinita misericordia parlerà ai cuori ricordando i valori essenziali dello Spirito. Occorre vivere con giustizia e santità in questo mondo per vivere eternamente beati in cielo.
Preghiera.
Signore Gesù,
come discepoli continuiamo
a venirti dietro,
sostenuti dalle tue parole,
affascinati dai tuoi gesti;
ma venire dietro non basta.
Oggi, insegnaci a sceglierti,
a preferire le tue logiche,
a non vivere semplicemente
seguendo ciò che appaga e sazia.
Indicaci la via della vita vera,
che proprio nel sepolcro
è capace di risurrezione.
Amen.

