VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (Anno C)
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate,
sarà misurato a voi in cambio».
Lc. 6, 36-38
Gesù, dopo aver annunciato le beatitudini, invita tutti ad amarsi vicendevolmente, ogni uomo come un fratello, persino se si dimostra nemico. Siamo fratelli perché abbiamo un unico Padre, che è sempre alla ricerca dei suoi figli. Il suo amore cura, risana, nutre. Questa è la misericordia di Dio, la misericordia di un amore che si rivolge ad ogni uomo con tutte le sue fragilità, in particolare la dona a coloro che si sentono esclusi e rifiutati.
“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”.
Chiediamo perdono e sappiamo perdonare. Il perdono non è debolezza ma è un atto di grandezza, di amore, di carità cristiana; il perdono è quella rivoluzione di misericordia che ci chiede il Signore, è un atto di conquista per diventare figli di Dio.
Preghiera
Signore Gesù,
oggi vengo incontro Te cercandoti nel silenzio della preghiera.
Aiutami a disporre il mio cuore per accogliere la tua parola,
insegnami ad amare!
Insegnami ad amare non quando conviene
e chi ci conviene, ma amare seriamente:
amare chi ci odia;
amare chi ogni giorno cerca di ferirci,
amare chi ci umilia
e prende a schiaffi la nostra autostima.
Amare chi minaccia la nostra serenità.
Insegnami ad amare di quell’amore
che sa far fiorire il deserto.
Amen.

