IL PREZZO DELL’AMORE

Pubblicato giorno 15 aprile 2022 - News

IL VENERDI’ SANTO E’ IL GIORNO IN CUI SI CELEBRA LA CROCIFISSIONE E MORTE DI GESU’ 

 

Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

Gv. 19,26-30

 

 

Il Venerdì santo è il giorno in cui la Chiesa sosta ai piedi della croce per meditare ancora sull’immenso valore dell’amore di Cristo definitivamente manifestato dalla sua morte.

Tace la Chiesa. Tacciono i discepoli. Le nostre chiese sono spoglie, silenziose.

Durante la giornata ci ritroveremo per ascoltare la passione. Non si celebra l’eucarestia, da nessuna parte: l’unico sacrificio resta quello di Cristo appeso sulla croce per siglare il legame definitivo fra il cielo e la terra. «Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il capo, consegnò lo spirito». La croce ci ricorda che Dio ha preso su di sé tutto l’umano patire e lo ha redento per amore: Sulla croce Dio si è donato tutto, senza riserve e senza condizioni. Paolo VI lo definì: “Un amore che chiama amore: Amatevi come Io amo voi!”

 

Preghiera

Gesù viene inchiodato alla croce.

Ma non sono i chiodi ad attaccarlo al legno bensì l’amore, il folle amore con cui ci ha amati.

Tu lo sai, o Madre, che fin dal giorno in cui lo presentasti al tempio egli era offerto vittima di espiazione per i nostri peccati.

L’albero della croce viene ora innalzato.

Esangue, vi pende il Figlio di Dio in mezzo a due altri condannati. Nell’intimo del tuo cuore tu preghi, o Madre, perché il fiat sia consumato e il frutto benedetto del tuo seno cada nelle braccia dell’eterno Padre spalancando così ad ogni uomo le porte della Vita che non muore. Amen

 

 

Non c’è dolore che faccia desistere Cristo dal suo proposito di salvarci. «Le sue braccia inchiodate si aprono per ciascun essere umano e ci invitano ad accostarci a Lui, certi che ci accoglie e ci stringe in un abbraccio di infinita tenerezza» 

[Papa Francesco]