Nella sera del 24 luglio, è stata benedetta ed inaugurata la nuova edicola votiva dedicata a Maria SS. della grotta, in località “Cuore”, lungo la strada che porta a Zomaro. L’iniziativa è stata voluta e realizzata dal Comitato “Maria SS. della grotta” in collaborazione con l’Associazione Cacciatori Cinghialai Team “Solengo” di Cittanova che ha messo a disposizione il sito dove è stata posta la statua e l’abilità dei diversi soci artigiani che hanno offerto il loro lavoro.
Dopo la benedizione da parte del parroco, don Letterio Festa, il nostro concittadino Giuseppe D’Amico ha ricordato i precedenti del culto di Maria SS. della Grotta in Cittanova e l’importanza culturale e sociale dell’evento.
Già il celebre Vincenzo De Cristo, nel 1896, ammirava il Popolo fedele che si recava ai piedi dell’altare della Vergine di Nazareth «per esporre i propri bisogni ed invocarne il materno aiuto», riconoscendo in Lei «la Regina de’ Cieli e della Terra, la sublime ispiratrice delle Arti belle». L’illustre storiografo Cittanovese, contemplando il pellegrinaggio annuale al Santuario di Bombile, esclama: «E’ uno spettacolo che ti commuove l’animo, che nel pensiero, in un’enfasi di gioia e d’amore, congiunge l’umanità a Dio».
Il culto per Maria Santissima della grotta, nel nostro Territorio, ha le sue origini attorno al XV secolo ed ha il suo fulcro nel Santuario di Bombile «meravigliosamente intagliato in alpestre roccia». Parimenti antica è la devozione dei Cittanovesi che, ogni anno, si recano al Santuario a piedi, attraverso i sentieri d’Aspromonte, per deporre ai piedi della gran Madre di Dio le loro angosce e le loro speranza. Ad esempio, nel 1895, furono i fedeli di Cittanova ad offrire il monumentale organo che si trovava nel vecchio Santuario.
Oggi, grazie al Comitato “Maria SS. della grotta” e all’Associazione Cacciatori Cinghialai Team “Solengo”, Cittanova ha un luogo che ricorda questo legame e che rafforza i sentimenti di attaccamento e devozione a Maria.














