Oggi si celebra la solennità del Santissimo corpo e sangue di Gesù, il CORPUS DOMINI.
Il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere
la nostra “vita nello Spirito”. Il Signore si è fatto pane per noi e ci chiede di accogliere e vivere quest’atto d’amore. È un compito alto che, nella nostra libertà, siamo chiamati a vivere ogni giorno.
Così ha voluto incontrarci: come fragile pezzo di pane; questo ci è rimasto come segno reale di quel suo guarire, incontrare, ascoltare, liberare, sfamare, perdonare, amare. Pane che rende veri tutti i suoi gesti e le sue parole, ed è proprio così che oggi, quel pane, vorrebbe anche noi, così come ha voluto i suoi discepoli: semplici e disarmati, pronti a essere presi.
Il corpo e il sangue di Gesù ci riportano a tanti luoghi e a tanti gesti. Il suo corpo e il suo sangue ci riportano in due luoghi: la mangiatoia a Betlemme e il cenacolo a Gerusalemme.
Betlemme è la casa del pane, e la casa è il luogo in cui il pane non si vende, ma si condivide,
si spezza, si offre. Gerusalemme, dal cenacolo al Golgota, è il luogo in cui il Pane si lascia prendere, spezzare, donare. L’Eucaristia è una proposta d’amore che coinvolge tutta la nostra vita: deve renderci disponibili ad amare il prossimo, fino a dare la nostra vita per gli altri.
‹‹Gesù, cosa ti ha reso così piccolo? -L’Amore!››
(San Bernardo di Chiaravalle)
Preghiera
Insegnaci, Signore, a credere nel poco,
ad accettare la sfida della debolezza,
a puntare non sull’efficienza,
ma sulla comunione;
non sulla forza, ma sulla fragilità.
I tuoi gesti ci insegnino a condividere
il poco che custodiamo
perché, messo in comune,
possa sfamare la fame del mondo,
possa essere generatore di bene,
possa innescare la rivoluzione della tenerezza.
Tu, pane spezzato per la nostra vita,
insegnaci a divenire, in te,
pane spezzato per la vita del mondo.
Amen.

