Nessun profeta è bene accetto nella sua patria

Pubblicato giorno 30 gennaio 2022 - News

«Nessun profeta è bene accetto nella sua patria»

(Lc 4,24)

«Gesù cominciò a dire nella sinagoga: Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». La scrittura di cui Egli parla è un oracolo del profeta Isaia, proclama l’avverarsi, qui ed ora, della profezia. Tutti attendono da sempre qualcuno e Gesù lascia tutti stupiti: si presenta come colui nel quale le parole di Isaia si sono realizzate. A Nazareth, Gesù chiede un cambiamento radicale nelle loro vite, abitudini e mentalità, ma il popolo lo vede come un “personaggio scomodo”, è proprio lì, in quel tempo, in quel luogo che Dio ha chiesto di accogliere la sua Parola, di ascoltare quel Figlio che ancora oggi ci sorprende. Tutti siamo chiamati ad essere profeti! Oggi, ancora più di ieri, il Signore ci chiama a portare il suo Vangelo nella nostra quotidianità: famiglia, scuola, lavoro, amici. Apriamoci con fiducia davanti a Dio, accogliamo la sua Parola e facciamola conoscere a tutti perché la patria del profeta è il mondo!

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